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Direttiva UE Case Green

Immobili in classe energetica E entro il 2030 e in classe D entro il 2033: è il primo step della Direttiva UE sulla prestazione energetica degli edifici, che ha l’obiettivo la neutralità assoluta entro il 2050. Il testo della direttiva europea sulle case green  (EPBD – Energy Performance of Buildings Directive) è stato approvato dalla Commissione Industria, Ricerca ed Energia del Parlamento UE e adesso manca il voto dell’assemblea plenaria e la successiva fase di negoziati fra le istituzioni europee. 

Cosa prevede?

La direttiva europea riguarda le prestazioni energetiche degli edifici, che dovranno raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Come? Ci sono due step con scadenze relativamente vicine, il 2030 per il raggiungimento della classe E e il 2033 per la classe D. Entrambe, si riferiscono a tutti gli immobili residenziali.

La EPBD prevede:

  • nuovi edifici pubblici a zero emissioni dal 2026
  • classe E/F per per edifici non residenziali e pubblici entro il 2027
  • tecnologie solari per tutti i nuovi edifici entro il 2028
  • nuovi edifici residenziali a zero emissioni dal 2028
  • classe D/E per per edifici non residenziali e pubblici entro il 2030
  • classe E entro per edifici residenziali entro il 2030
  • tecnologie solari per case in ristrutturazione entro il 2032
  • classe D per gli edifici residenziali entro il 2033

La situazione in Italia

Secondo i dati ENEA, 11 milioni di abitazioni in Italia (il 74%) sono in classe energetica inferiore alla D:

  • il 34% è in classe G
  • il 23,8% in classe F
  • il 15,9% in classe E

Sono queste le abitazioni che dovranno necessariamente fare i lavori di adeguamento agli standard di prestazione energetica entro il 2030 o entro il 2033 (per la classe E).

Mercato immobiliare a rischio?

Le associazioni di settore sottolineano il rischio di svalutazione degli immobili. Casa.it ha effettuato un’indagine sugli annunci di trilocali tra gli 80 e i 100 mq in vendita a gennaio 2023 a livello nazionale e in alcune delle principali città italiane (Roma, Milano, Torino, Palermo, Genova, Bologna, Firenze).

Il 75% delle abitazioni appartiene alle classi energetiche meno efficienti, dalla G alla E, con una netta prevalenza degli immobili in classe G che rappresentano il 55% dell’offerta totale e con solo il 12% degli immobili in classe A. L’impatto sul prezzo: l’immobile in classe A costa circa il 68% in più rispetto ad uno dello stesso taglio e metratura in classe G.

Il calendario della Direttiva UE

L’iter del provvedimento prevede ancora diversi passaggi. Innanzitutto, il voto dell’assemblea plenaria del Parlamento Ue, in agenda dal 13 al 16 marzo. Quindi, la fase di negoziato fra Parlamento, Commissione e Consiglio UE. Dopo l’approvazione definitiva in sede europea, che prevedibilmente avverrà con modifiche rispetto al testo uscito dalla Commissione, saranno i singoli Paesi a recepire le nuove regole con specifici provvedimenti legislativi attuativi.

Fonte: pmi.it

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